Napoleon - 23 novembre 2023

Josephine Beauharnais (1763-1814)

Napoleon (1769 - 1821)


Ho atteso per mesi l'uscita di "Napoleon" di Ridley Scott, film indubbiamente storico con date, luoghi e nomi reali. 

Un inizio lento, con tante parti che avrei sinceramente tagliato. Tutto ruota intorno a Josephine e all'amor di patria, anche se Giuseppina non risulta creola e tanto meno sei anni più grande di Napoleone. Nessun cenno al fatto che si fossero conosciuti grazie all'amante Paul Barras, anche lui nel video un giovincello rispetto a Napoleone, nonostante i 14 anni di differenza tra l'eroe di Tolone, nato nel 1769, e il fondatore del Direttorio che è addirittura del 1755.

A parte queste scelte registiche, forse legate al casting, mancano completamente le campagne di Italia, qualche cenno a quella d'Egitto e tutto si concentra sullo scontro titanico tra le 4 superpotenze dell'età moderna: Francia, Inghilterra, Russia e Austria, tre dinastie storiche (gli Asburgo, i Romanov, gli Hannover) e i parvenu "Bonaparte" con la contessa italiana Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, sempre onnipresente nelle scene che contano.

ll regista britannico di Crociate si è superato nuovamente nei dettagli delle battaglie epiche: da Austerlitz a Waterloo: la guerra cruenta di artiglieria, del corpo a corpo, delle baionette, della cavalleria e degli schieramenti e tecniche belliche che risalgono all'Impero Romano. Bravi gli esperti di effetti speciali e i consulenti di guerra, sicuramente dei militari prestati al cinema.

La valutazione più alta va alla fotografia che merita un 10 e lode: magistrale nelle nebbie della campagna francese, nell'incendio di Mosca, nel freddo glaciale del lago di Satschan, nella pittorica scena dell'incoronazione che sembra uscita direttamente dal pennello di David.

Battaglia di Austerlitz


Dieci al soundtrack di Martin Philipps che riprende le musiche classica, sacra ma anche popolare e dialettale...a un certo punto in "Bonaparte's Lament" ho sentito anche delle sonorità che ricordano molto da vicino la lingua sarda, probabilmente perché vicina al corso.

In ultimo un nove ai costumi di Janty Yates e David Crossman.  

Non intravedo nel cast alcuna interpretazione magistrale, nonostante gli sforzi di Joaquin Phoenix, per niente somigliante all'originale, e ancor meno nell'interprete femminile "dell'ultimo minuto" Vanessa Kirby, britannica bionda, fintamente mora nel film, che nulla ha a che vedere con la bellezza esotica di Josephine Beauharnais. L'unico che mi è piaciuto e Paul Rhys nei panni del machiavellico e sempreverde Duca de Talleyrand.

Official Trailer

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